Un'iniziativa di Taekwondo CSEN
Italia e Corea - Un gemellaggio culturale e sportivo
Nell’ambito del Taekwondo CSEN è sorto un progetto culturale denominato: La Corea vista dai bambini. Il progetto nel 2009 è giunto alla sua seconda edizione. L’incontro-gemellaggio tra i giovani italiani e i giovani coreani diviene cosí uno scambio culturale finalizzato ad una proposta sportiva di grande valore. Il Taekwon-Do attraverso questo progetto vuole dimostrare di essere un linguaggio vero, un mezzo di comunicazione senza confini, capace di unire, anche senza interpreti, due culture geograficamente distanti ma vicine nello spirito.
Un evento di tale rilevanza, per il valore culturale e sociale che rappresenta, si inserisce a pieno titolo nell’ambito sportivo, quale momento di cooperazione, confronto e solidarietà.
Contenuti culturali e sociali del progetto
Il Taekwon-Do, come tutti gli sport, ed in particolare le arti marziali, nasce come strumento privilegiato per lo sviluppo dell’essere umano e per la sua educazione. Il progetto nasce con un’attenzione particolare rivolta ai bambini. Non a caso la pratica sportiva è uno degli strumenti piú efficaci per la formazione della personalità e del carattere dei soggetti in giovane età.
Sulla base dell’interesse per questa pratica sportiva, l’incontro-gemellaggio tra i bambini provenienti dalla Corea del Sud e quelli italiani, si articola lungo una serie di iniziative volte alla conoscenza e al confronto delle tecniche che i maestri hanno insegnato ai loro allievi, in uno spirito di collaborazione reciproca. Il fine è quello di acquisire una maggiore consapevolezza dell’arte, grazie a chi, come i Coreani, conosce alla perfezione tutti i suoi segreti.
Di particolare valore è la collaborazione con la facoltà di Taekwon-Do della Digital Seoul Culture Arts University che vede come principali protagonisti i maestri Jae Hee Chang, Sung Chul Cho, e Bong Shin So e altri ancora.
Lo sport quale forza viva della società deve interagire costantemente con essa; gli operatori sportivi, in un’ottica propositiva, devono comprendere le problematiche giovanili diventando elementi di coesione e di formazione alla solidarietà: solo cosí lo sport potrà strappare i giovani alla solitudine e all’emarginazione, allontanarli dalla droga, restituire loro speranza e coraggio, formando il loro carattere, il loro corpo e il loro spirito.
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Taekwon-Do Park
Nell’ottobre 2009 ha cominciato a prendere forma un nuovo progetto, parzialmente ispirato ad un’analoga iniziativa coreana nota come Taekwondo Park, sita nel Monte Baekun, (Muju, Jeollabuk-do).
Annunciato nel 2004, il progetto dovrebbe essere ultimato nel 2013. Il Taekwondo Park sarà un luogo unico, dove i gli atleti di tutto il mondo potranno allenarsi e approfondire la loro formazione culturale.
La struttura è articolata in tre differenti aree: area dello spirito, area della mente e area del corpo.
L’area dello spirito sarà un spazio dedicato all’armonia con la natura. In essa due strutture, denominate Taekwonjeon e Myunginkwan, verranno edificate come uno spazio simbolico per i grandi maestri del Taekwon-Do. In particolare Taekwonjeon verrà dedicato alla simbologia propria dell’arte.
Nell’area della mente, troverà posto l’Accademia Coreana di Taekwondo, dedicata alla ricerca, all’istruzione e alla formazione degli atleti.
L’area del corpo conterrà l’Arena del Taekwondo, con una capienza di 5.000 posti, il centro visitatori, l’Exhibition Hall e la Experience Center and World Taekwondo Zone.
Il Taekwondo Park coreano potrebbe suggerire altre iniziative analoghe, anche in Italia, sia pure di proporzioni differenti, ma che contemplino essenzialmente una struttura articolata in tre aree: 1) l’area dedicata alla pratica dell’arte marziale, 2) l’area dedicata alla cultura, 3) l’area dedicata alla spiritualità.
L’obiettivo sarebbe quello di creare un vero Do jang che sia un luogo di formazione umana il piú completo possibile e attento alle esigenze della persona e dei cultori del Taekwon-Do. L’auspicio è che il libro possa favorire un dibattito ed una riflessione feconda su un argomento che forse merita di essere condiviso e approfondito. Il presente sito Web vuole essere anche un luogo di confronto e dibattito su questo tema (contatti).
A Taekwondo CSEN initiative
Taekwondo CSEN: Italy and Korea - A cultural and sporting twinning
Within the Taekwondo CSEN has risen a cultural project: "Korea seen by children". The project, in 2009, has seen his second edition. The meeting-twinning between the young Italian and Korean becomes so a cultural exchange finalized to a sporting proposal of great value. The Taekwon-Do through this project reveals as a true language, a mean of communication without frontiers, able to gather, also without interpreters, two geographically distant but near cultures in spirit.
An event of such importance, for the cultural and social value that represents, is inserted to full title in the sporting context, what moment of cooperation, confront and solidarity.
Cultural and social content of project
The Taekwon-Do, as all the sports and martial arts, born particularly as privileged instrument for development of human being and for its education. The project is born with particular attention to children. The sporting practice in fact is one of the most effective instruments for the training of personality and character of subjects in young age.
On the base of interest for this sporting practice, the meeting-twinning among children coming from South Korea and Italian, articulates along a series of initiatives devoted to the knowledge and comparison of the techniques that the masters have taught to their students in a spirit of mutual cooperation. The goal is to acquire a great awareness of the art, thanks to whom, as the Korean, that know perfectly all her secrets.
Of particular value is the cooperation with the faculty of Taekwon-Do of Digital Seoul Cultures Arts University that sees how principal protagonists the masters Jae Hee Chang, Sung Chul Cho, and Bong Shin So and others.
The sport, alive strength of society, must constantly interact with it; the sporting operators, in a proposal optic, must understand the juvenile problems becoming elements of cohesion and solidarity training: only so the sport can tear the young from the loneliness and alienation, preserving them from the drug, returning them hope and courage, forming their character, their body and spirit.
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Taekwon-Do Park
In October 2009 has started a new project, partially inspired to the analogous South Korean initiative note as Taekwondo Park, located in the Baekun Mountain (Muju, Jeollabuk-do).
Announced in 2004, the project should be completed in 2013. The Taekwondo Park will be a unique place, where the athletes of the world can train and deepen their culture.
The structure is articulated in three different areas: area of spirit, mind and body.
The area of the spirit will be a space devoted to the harmony with nature. In it two structures, Taekwonjeon and Myunginkwan, as a symbolic space, will be built for the great masters of Taekwon-Do. Particularly Taekwonjeon will be devoted to the simbology proper of the art.
In the area of mind, will find place the Korean Academy of Taekwondo, devoted to the research, education and training of the athletes.
The area of the body will contain the Arena of Taekwondo, with a capacity of 5.000 places, the center visitors, the Exhibition Hall, the Experience Center and World Taekwondo Zone.
The Korean Taekwondo Park could suggest other analogous initiatives, also in Italy, although of different proportions, but that contemplate essentially a structure articulated in three areas: 1) area for the martial art 2) area for the culture 3) area for the spirituality.
The objective is to create a true Do jang as the best place of human formation, careful to the demands of the person and lovers of Taekwon-Do. The wish is that the book can favor a debate and a fertile reflection on a matter that perhaps ask to be shared and deepened. The present Web site wants to be also a place of meeting and debate on the matter (contact)
Korean Taekwondo Park
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